Lourdes e miracoli. È solo una ricerca di coerenza interna!
- C1V Press
- 17 set 2019
- Tempo di lettura: 3 min
Prima di stilare una sceneggiatura è buona norma che uno sceneggiatore o un regista scriva quello che in termini tecnici viene chiamato “soggetto” ossia una sinossi ampliata in cui si scrivono già incipit, trama e soluzione dei problemi. Si tratta di una vera e propria linea guida che renderà più semplice la stesura dell’intera sceneggiatura e le traccerà la strada per far sì che essa segua le intenzioni degli autori del lavoro. Qualsiasi idea venga in mente durante la scrittura del testo dovrà seguire queste linee tracciate e con esse dovranno essere coerenti. Se nel soggetto è previsto che il protagonista debba morire o diventare il Re d’Inghilterra tutto dovrà convergere lì e il racconto dovrà mantenere il piano ben legato a questo esito, evitando incoerenze interne.
Riteniamo che il lettore di questo testo "Lourdes i Dossier sconosciuti" a cura di Luigi Garlaschelli, uscito di recente per la collana Scientia et Causa, percepirà la stessa sensazione. L’intero lavoro delle commissioni preposte alla valutazione della guarigione miracolosa, sia esse mediche o teologiche, sembra seguire una sorta di coerenza interna dove tutto dovrà mantenere un legame con il sovrannaturale. Ovviamente questo accade quando si esaminano quelle guarigioni che poi, come si vedrà, saranno dichiarate ufficialmente Miracoli. Le trame delle commissioni mediche sembrano già tracciate da una sorta di soggetto virtuale scritto nel corso dei secoli e dal quale non ci si deve scostare.
Ogni testimonianza, ogni valutazione clinica, così come la ricerca di una diagnosi, mantiene una coerenza con l’idea di fondo che dovrà inevitabilmente condurre al cosiddetto miracolo. E qual è il perno di questa sceneggiatura scritta già secoli fa? L’inspiegabilità! Infatti, è questa che si cerca poiché essa rappresenta il centro del dibattito legato al miracolo. Più non si spiega e più la guarigione assume connotazioni miracolistiche. Ci si affanna così, nel senso letterale del termine, nel rendere tutto coerente con la non comprensione dell’evento. L’unica differenza con la sceneggiatura è che in essa alla fine i nodi devono venire al pettine (tutto deve diventare chiaro), nello studio delle guarigioni miracolose le cose devono andare nel versante opposto: i nodi non devono venire al pettine (la guarigione non deve essere chiara e compresa) e paradossalmente più non la si comprende più è miracolosa. Ed è così che si mantiene la coerenza con l’intero apparato cattolico, non solo di Lourdes, ma di tutto il mondo, ossia coerente con l’insegnamento dottrinale della chiesa rappresentato dal mistero!
Ovviamente nessuno è obbligato a seguire queste linee guida, le commissioni sono libere di esprimere il proprio giudizio, ma queste linee guida sono già interiorizzate a priori come dei file presenti nella mente di chi ci lavora sopra e si aprono in automatico a ogni valutazione. Quasi come se si dovesse rispondere alla domanda di fondo: “bene, vediamo cosa troviamo di incoerente alla logica per far sì che sia coerente con le linee guida che rimarcano l’inspiegabilità!” Nel corso degli anni il numero dei miracoli ufficializzati è davvero residuo ma le guarigioni ritenute straordinarie, ossia coerenti con il concetto di mistero e di inspiegabile, sono davvero tante. La lettura di questo lavoro ci fa ben capire come i medici abbiano lavorato spinti da questa ricerca di coerenza interna nell'enfatizzare una diagnosi anziché un’altra o nel prendere in considerazione un tipo di testimonianza e non un’altra. Non parlo, ovviamente, di malafede o forzatura voluta, ma di automatismo psicologico in cui tutto deve essere collegato con la storia del cristianesimo, la diffusione della dottrina e l’insegnamento della chiesa in generale.
Lourdes è il completamento di una trama generale che necessita di una coerenza interna dove le stesse guarigioni ne devono far parte, e chiunque vi aderisca contribuisce come meglio può, anche con l’elaborazione automatica di una diagnosi scorretta. Il valore di ciò che accade a Lourdes ha solo un valore interno coerente con se stesso e la cultura cattolica, e non è affatto universale. Proclamare ufficialmente miracolosa una guarigione è come affermare che l’ostia è davvero il corpo di Cristo, vale solo per loro!
Come Galileo disse ai suoi detrattori: “Non ci credete? Guardate anche voi nel cannocchiale e osserverete con i vostri occhi!”, noi vi diciamo: “Non ne siete convinti? Leggete i documenti e comprenderete con la vostra testa!”
Armando De Vincentiis
Direttore di Scientia et Causa
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