Usciamo «a riveder le stelle»

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Ogni tappa del viaggio di Dante si chiude con la parola “stelle”. E saranno proprio questi puntini luminosi a guidarci lungo il tragitto di una linea spaziotempo tra arte e scienza. Alzando lo sguardo verso l’alto la prima stella che osserviamo è quella di Dante a Ravenna per la sua ultima notte in città prima della partenza per Venezia. Le luci della Via Lattea illumineranno successivamente l’anfiteatro del Giardino di Boboli a Firenze e gli splendidi giardini cinquecenteschi, i cui terreni risalgono proprio al tempo dell’ultimo viaggio del poeta fiorentino. Le stelle e la luna piena inargenteranno poi il giardino di una casa che si affaccia sulla Loggia e sull’Odeo di Padova. Si tratta della dimora di Galileo Galilei che con il suo cannocchiale sta per vedere, per la prima volta, cose mai viste prima sulla Terra. E saranno proprio quelle stelle a indicarci le grandi epidemie della storia tra batteri e virus, mostrandoci i primi passi della medicina moderna verso la realizzazione di importanti vaccini. Le stelle ci condurranno, infine, nella capitale dello stato pontificio dove, in una notte di inverno, un viaggiatore nel tempo sta per visitare Roma il 21 febbraio del 1849. Chissà quali stelle brillavano nella Città Eterna al tempo della Seconda Repubblica Romana? Ma soprattutto, come è cambiata la Roma dell'800 nel tempo fino ad oggi?

Marco Cappadonia Mastrolorenzi