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Immagine del redattoreC1V Press

La signora della scienza italiana, Elena Cattaneo, si racconta a C1V


(Elena Cattaneo, credit facchini)

E' indubbiamente la donna più importante della scienza italiana e poter scrivere dell'incontro avuto con lei l'8 marzo, festa della donna, è un motivo di orgoglio per la C1V Edizioni che si sta ponendo sul panorama delle case editrici in un modo innovativo basato sui contenuti.

Stiamo parlando della ricercatrice di fama mondiale e senatrice a vita Elena Cattaneo che, alcuni giorni or sono a Bologna, in occasione del congresso della Fondazione Gimbe, ha rilasciato un'intervista esclusiva alla nostra casa editrice sui temi di attualità e sulla bellezza dell'azione di C1V, quella del racconto della scienza.

Classe 1962, milanese di Brugherio, nota a livello planetario per le sue ricerche sulla malattia di Huntington e sulle cellule staminali, la Cattaneo ha interpretato attivamente il suo ruolo di faro della ricerca italiana, ma si è anche battuta strenuamente sugli equivoci della scienza come il caso Stamina, pagina orrenda della medicina italiana salvata anche dall'intervento della Cattaneo, o sulle operazioni poco chiare come quella del Governo Renzi sullo Human Tecnopole che doveva essere creato nel post Expo nell'area di Rho.

Alla Cattaneo, senatrice a vita, ma anche ufficiale dell'ordine al merito della Repubblica Italiana, C1V ha chiesto consigli sull'azione di divulgazione scientifica corretta e coerente che sta cercando di portare avanti, anche con eventi come il secondo Congresso Nazionale di Medicina e Pseudoscienza che avrà luogo il prossimo aprile a Roma. "Provo a darvi qualche consiglio, ma sicuramente sarete bravissimi nella vostra azione - ha commentato la professoressa Cattaneo -. Trovo che spesso si dimentichi la parte più importante della scienza che è quella delle persone che la fanno. E' spesso miracoloso il loro percorso, così come è sempre bello raccontare come gli uomini e le donne di scienza hanno avuto certe idee, sono andati in una certa direzione, per portare a casa grandi scoperte".

Il richiamo della Cattaneo va a una altra grande donna della scienza italiana come Rita Levi Montalcini. "Pensate cosa voleva dire in quei suoi anni terribili - racconta emozionata la Cattaneo - decidere di fare medicina e poi ricerca. Poi rischiare molto appassionandosi a embrioni di pollo perché potevano raccontare le connessioni del sistema nervoso. Scoprire la sua strategia, il suo percorso, il suo pensiero creativo è davvero fantastico. Questi momenti "miracolosi" andrebbero raccontati sempre di più per far capire la scienza. La cosa fenomenale delle scoperte di questi grandi personaggi è che prima non c'erano e che con la fatica e con la creatività sono venute alla luce". Storie di fatica: "Già di fatica a immaginare una strada di ricerca - ha continuato la Cattaneo -, di fatica a restare su quella strada e a sopportare tutti i fallimenti prima che si trasformassero in conquiste. Dove hanno trovato il coraggio di non fermarsi e di continuare fino al conseguimento del risultato. Se si riesce a parlare in questo modo della scienza si racconta delle conquiste, ma anche delle grandi persone che le hanno realizzate per il bene di tutti".

"Se riuscissimo a raccontare questa fatica - conclude la Cattaneo - faremmo capire l'umanità degli scienziati. Avrebbe un enorme valore pedagogico". La Cattaneo ha anche apprezzato il prossimo evento della C1V, il congresso CNMP2018 che parlerà di alimentazione in tempi di bufale e pseudoscienza: "Ogni argomento di questo genere è eccellente se trattato con le prove e con il rigore della scienza - ha sottolineato la senatrice -. E' importante informarsi e avere consapevolezza. Ormai chi ci ascolta ha gli strumenti cognitivi per seguire e assumere informazioni corrette se troviamo il modo di fargliele arrivare correttamente tramite una coerente e consistente comunicazione sulla stampa e sul web".

La chiacchierata con la senatrice, con la signora italiana della scienza, si è conclusa con un appello accorato e severo della Cattaneo alla neoeletta classe politica italiana: "Chiedo con forza che per proteggere e valorizzare la ricerca vi sia metodo - ha sottolineato la Cattaneo -, attraverso il quale erogare i soldi pubblici. Il tutto perché ci si possa accertare e che i cittadini si possano accertare che quell'investimento pubblico vada a generare il miglior risultato possibile per la collettività. Voglio metodo, regole, tempi certi, indipendenza, competenza, libertà e uguaglianza nel poter competere per l'accesso alle risorse pubbliche. Basta con l'arbitrarietà nelle scelte o con la descriminazione. Per far crescere la ricerca italiana ci vuole un metodo che faccia rima col merito"


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